Si dice che l’inizio porti con se anche la sua fine, in un ritorno ciclico che si collega ma non si chiude. L’ingresso, con l’importanza di essere primo, accoglie e invita a non soffermarsi sulla differenza tra mare e cielo, tra ciò che sta qua giù e cosa prende il volo. Il mare che vive tra queste pareti apre le sue acque alla moltitudine, invitando ad entrare, soprattutto a chi si sente straniero, a chi porta negli occhi l’immagine della propria terra promessa.